ABSTRACT ESPERIMENTI


ESPERIMENTI SU ANIMALI COSCIENTI ALL’UNIVERSITA’ DI PAVIA.

RIASSUNTO DI 55 ABSTRACT

Si tratta di numerose serie di esperimenti (almeno 55) tenuti dal gruppo di ricercatori dell’Università di Pavia che fa capo al prof. De Ponti, condotti su animali coscienti, in vivo, o in vitro su parti anatomiche di animali precedentemente trattati farmacologicamente o chirurgicamente e poi soppressi, come nel caso dei maiali di Guinea.
Gli animali utilizzati sono principalmente cani, soprattutto nel caso di esperimenti in vivo in cui erano coscienti, ma anche conigli, anch’essi coscienti, ratti, maiali (porci).
Gli esperimenti condotti al Dipartimento di Medicina Interna della menzionata università appartengono, in parte, ad un progetto di ricerca sull’inibizione della mobilità intestinale da parte degli adrenoricettori. Da un punto di vista clinico gli adrenoricettori agonisti ed antagonisti sono stati investigati come potenti inibitori della mobilità gastrica o come agenti promotori della mobilità. Lo scopo è lo studio d farmaci anti diarrea e antispasmodici.
Dalla lettura delle 55 sintesi degli esperimenti che siamo riusciti a recuperare, appare evidente non solo l’efferatezza degli stessi, ma anche la loro assoluta inutilità. Si parla, infatti, di cani vivi e coscienti con elettrodi e strain-gauge permanentemente impiantati nelle viscere, tenuti a digiuno, o con cateteri collegati a palloncini gonfiabili posizionati nell’esofago nello stomaco o nel duodeno; si parla di nervi vagali raffreddati medianti un rivestimento refrigerante impiantato chirurgicamente. In alcuni esperimenti, di genere statistico, il numero dei cani arrivava anche a 50. Stessa sorte riservata anche a ratti e conigli; gli ultimi utilizzati per lo studio degli effetti dell’atropina e della telenzepina sulla mobilità del colon, vivi e coscienti con elettrodi e strain-gauge permanentemente impiantati nel colon.
Per studiare in vitro gli effetti del blocco dei ricettori di alcuni oppiodi sulla sovrabbondanza di noradrenalina e acetilcolina endogena prodotte dal plesso mienterico del colon dei maiali di Guinea, a questi animali, ancora in vita, sono stati tolti o recisi i nervi del sistema simpatico.
Qualsiasi sia li scopo di questi esperimenti, il loro esito riguarda esclusivamente la specie animale su cui sono stati eseguito e di certo non l’uomo, che dovrebbe essere il target finale. Ammesso e non concesso, comunque che vi sia stato un esito utile alla specie interessata, l’unica utilità certa e quella che riguarda la carriera dei ricercatori universitari, che, come è ben noto, si basa sul numero di pubblicazioni effettuate (ogni serie di esperimenti corrisponde ad una pubblicazione). 


52 MEZZ
AN   90047034 19980101
AU   De Ponti-F, Ambrosoli-L, Borsa-M, D’Angelo-L, Frigo-G-M, Crema-A
IN   Dipartimento di Medicina Interna e Terapeutica, Università di Pavia, Italia.
TI   Effetti inibitori del DF 594, un nuovo agente antispasmodico, sulla mobilità intestinale nel cane.
SO   Farmacologia 1989, VOL: 38 (6), P: 374-80, ISSN: 0031-7012.
LG   EN
PT   ARTICOLO PER RIVISTA MEDICA
DE   ANIMALI
ATROPINA/PD (farmacologia)
BENZODIAZEPINONI/*PD (farmacologia)
COMPOSTI DI BETANECOLO/PD (farmacologia)
CANI
ELETTROCARDIOGRAFIA;
MOBILITA’ GASTROINTESTINALE/* DE (effetto del farmaco negli animali);
     RITMO DEL CUORE DEGLI ANIMALI/ DE (effetto del farmaco negli animali);
INTESTINI/ (sistema dei nervi)
PARASIMPATICO//* PD (farmacologia)
RICETTORI MUSCARINICI/DE (effetti del farmaco sugli animali)
RN   0 (benzodiazepinoni)
0 (composti di betanecolo)
0 (parasimpatolitici)
0 (ricettori muscarinici)
AB DF 594, 11-(N-methylnicopecotyl)-6, 11-dihydro-5H-pyrido (2,3-b)-1-5-     benzodiazepn-5-one-hydrochloride, è un nuovo composto antimuscarinico dotato di grande affinità con i ricettori muscarinici intestinali e dimostra potenti effetti inibitori sulla mobilità intestinale. Questo studio ha lo scopo di indagare sugli effetti motori intestinali del DF 594 su cani coscienti tenuti a digiuno, con elettrodi e strain-gauge(un dispositivo in cui il moto meccanico viene convertito in flusso elettrico, in modo da avere una sensibile misura della tensione, n.d.t.) permanentemente conficcati lungo le piccole budella. In una prima serie di esperimenti abbiamo valutato l’attività antispasmodica del composto confrontando la capacità del DF 594, dato per endovenosa, di contrastare l’effetto stimolatorio del betanecolo (100 microgrammi/kg s.c.). I valori, presi su 50 cani (ED50), per avere l’inibizione delle contrazioni stimolate dal betanecolo, sono stati 13.9 (8.8-21.8) e 4.0 (1.8-8.7) microgrammi/kg per DF 594 e atropina, rispettivamente. In una seconda serie di esperimenti abbiamo valutato gli effetti del DF 594, dato per endovenosa, e dell’atropina sul complesso del moto traslatorio (peristalsi o MMC, migrating motor effects, n.d.t.), monitorando anche il ritmo del cuore. Analogamente all’atropina (30-100 microgrammi/kg), il DF 594 100-300 microgrammi/kg) ha bloccato l’ulteriore migrazione (moto traslatorio dell’intestino, ossia peristalsi, n.d.t.) del MMC in atto ed ha significativamente ritardato l’inizio del MMC (moto migratorio, peristalsi, n.d.t.,) seguente. A differenza dell’atropina il DF 594 ha, tuttavia, un minore effetto sul ritmo cardiaco alla più alta dose in cui è stato sperimentato (300 microgrammi/kg). Questi dati indicano che il DF 594 è un agente antispasmodico efficace a dosi più basse rispetto a quelle richieste per interferire con il MMC (moto migratorio intestinale, peristalsi, n.d.t.) ed induce una quantità minore degli stessi effetti collaterali cardiaci indotti dall’atropina. 


48 MEZZ
AN 89250982 19980101.
AU De Ponti-F, Azpiroz-F, Malagelada-J-R.
IN Unità di Ricerca di Gastroenterologia, Clinica Mayo, Rochester, Minnesota 55905.
TI Risposte rilassatorie della parte dello stomaco prossimo all’esofago e dilatazione del duodeno nel cane. Importanza del percorso vagale.
SO Dig-Dis-Sci 1989 Jun, VOL: 34 (6), p: 873-81, ISSN: 0163-2116.
LG EN.
PT ARTICOLO PER RIVISTA SPECIALIZZATA.
DE ANIMALI;
ATROPINA/PD (farmacologia);
COMPOSTI DI BETANECOLO/PD (FARMACOLOGIA);
DEGLUTIZIONE;
DILATAZIONE;
CANI
DUODENO/IR (innervazione), *PH (fisiologia);
ESOFAGO/IR (innervazione), *PH (fisiologia);
FEMMINA;
RILASSAMENTO DEI MUSCOLI/(effetti del farmaco sugli animali);
TONO DEI MUSCOLI/(effetti del farmaco sugli animali);
BLOCCO DEI NERVI;
PERCORSI NEURALI
FENTOLAMINA/AD (somministrazione e dosaggio), PD (farmacologia)
PROPRANOLO/AD (somministrazione e dosaggio), DP (farmacologia);
STOMACO/IR (sistema di nervi), PH (fisiologia);
SUPPORTO-U-S-GOVT-P-H-S;
TEMPERATURA;
VAGOTOMIA;
NERVO VAGO/ PH (fisiologia);
RN 0 (Composti di betanecolo);
50-60-2 (Fentolamina);
51-55-8 (Atropina)
525-66-6 (Propranolo);
674-38-4 (betanecolo);
AB Il controllo del riflesso viscerale rimane scarsamente caratterizzato. Abbiamo già precedentemente dimostrato le variazioni fisiologiche nel tono gastrico che avvengono durante il digiuno e dopo la refezione. Queste variazioni sono regolate neurologicamente. Abbiamo ora confrontato i meccanismi del riflesso che modula il tono gastrico, i quali sono provocati dalla dilatazione dell’esofago e del duodeno. Al fine di determinare i percorsi neurali coinvolti in questi riflessi, abbiamo combinato la tecnica del bloccaggio vagale [del nervo vago, n.d.t.](raffreddando il vago sopradiaframmatico isolato, mediante un rivestimento refrigerante impiantato chirurgicamente) con la somministrazione di farmaci autonomi.
Il tono gastrico è stato misurato in relazione al volume dell’aria, mediante una vescica intragastrica mantenuta costantemente a bassa pressione attraverso un barometro elettronico. Le dilatazioni standard sono state ricreate mediante un palloncino a catetere gonfiabile posizionato sia nell’esofago mediano (in tre cani) sia nel duodeno distale [è una parte anatomica, n.d.t.](in tre cani). Un profondo e consistente rilassamento gastrico è stato indotto attraverso la dilatazione sia dell’esofago (247 +/- 21 ml di variazione volumetrica, pressione minore di 0.05) che del duodeno (238 +/- 29 ml, pressiome minore di 0.05). Il raffreddamento vagale [del nervo vago, n.d.t.] sopradiaframmatico ha neutralizzato la risposta rilassatoria dello stomaco conseguente alla dilatazione indotta del duodeno [attraverso il palloncino, n.d.t.] ed ha significativamente ridotto, anche se non completamente soppresso, la risposta conseguente alla dilatazione indotta dell’esofago. Né la stimolazione colinergica [che comporta la liberazione di acetilcolina, n.d.t.] (dovuta ad un endovenosa di betanecolo), né il blocco adrenergetico [avente attività chimica simile a quella dell’epinefrina, ossia relativo a fibre nervose,n.d.t.] (ottenuto mediante un’endovenosa di una combinazione di fentolamina e propranolo), hanno avuto un effetto significativo su entrambe le risposte di rilassamento gastrico. Concludiamo che entrambe le dilatazioni [indotte] dell’esofago e del duodeno producono un rilassamento gastrico attraverso un meccanismo vagale non colinergico [ossia non comporta la liberazione di acetilcolina]. (SINTESI DI 250 PAROLE) Autore.   

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